Portiere della Triestina e della Nazionale, Campione d’Italia nel 1962, 1963, 1964, 1967.
Dal 1964 ha fatto parte della Nazionale nei Campionati Mondiali ed Europei, Coppa Latina ed altri Tornei Internazionali (66 presenze).
Nel 1964 ha fatto parte della squadra «Resto del Mondo» in un incontro con la Spagna.
Ha contribuito a rendere più moderno il gioco dell’hockey apportando alcune modifiche alla tecnica del portiere con una parata più composta e precisa ed un’impostazione più bassa e più chiusa, il che ha obbligato a perfezionare l’attrezzatura protettiva. Ha anche adottato per primo la maschera che in seguito diventerà obbligatoria.
Tali innovazioni hanno costretto la Federazione Internazionale a modificare le dimensioni della porta per ripristinare la frequenza dei goals e migliorare conseguentemente lo spettacolo.
Ha partecipato: a 3 Campionati Mondiali, nel 1964 a Barcellona, 66 a S. Paolo del Brasile, nel 1968 in Portogallo, a 4 Campionati Europei nel 1963 in Portogallo, nel 1965 a Lisbona, nel 1967 a Bilbao, nel 1971 a Lisbona. opo gli anni gloriosi di questa disciplina sportiva a Trieste, Enzo ha continuato a praticare questo sport per sostenere la squadra del cuore, la Triestina, erede della storica Unione Sportiva Triestina, polisportiva che, oltre al calcio, comprendeva il nuoto e le specialità rotellistiche e che nell’hockey pista aveva collezionato ben diciannove scudetti.
Successivamente ad un periodo di crisi totale dell’hockey pista triestino, nel 2010 Enzo trova l’occasione per proporre una squadra formata da atleti triestini nel campionato nazionale di serie B, ma senza raggiungere alcun risultato positivo, mentre nella categoria “over 50” egli continua a praticare questo sport con un gruppo di veterani, che consegue notevoli successi nei tornei amatoriali europei.
Così, per far rivivere l’appassionante disciplina, con gli amici di un tempo fonda l’ Associazione Sportiva Dilettantistica Evergreen Hockey Trieste.