Frottage

1 Spuma
3 Mantova
4 Cerebro 006
5 No se pol
6 Maschera
7
9 08
10 Puzle
image description
13 Bimbo 09 49×53
15 Apparenza, tessuto,acrilici f.p.cm 103x 65 2012
15 Sotto la pelle
16 Puzle S.
18 Oltre, f.p.cm 100×80 2017
19 Michela
20 Abbandono
22 Profilo di giovane
23 stendado a striscie
24
25 Profilo2
26
27 Oro
28 Fucsia
31 Bronzo
33 Solarizzazione
34 Dicotimia con stendardo
36 Profilo a sinistra- sted.
38 In restauro
40 Labbra trattenute
41 Labbra velate
42 Sagoma blu
43 Sagoma rossa
44 Ira covata
46 Concentrazione
48 Luna
50 Bocca cucita
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Il frottage, che in francese vuol dire strofinamento, è un metodo operativo che visualizza sul piano la nozione della corporeità.
Il pittore surrealista Max Ernst introdusse nell’arte il procedimento di sfregare la matita o il pastello su un foglio di carta appoggiato su una superfi cie ruvida o animata da lievi sporgenze come, ad esempio, un frammento ligneo, una foglia o simili.
La particolare conformazione di tali reperti organici dava così origine, in una sorta di scrittura automatica, a fantastiche immagini improntate ad una peculiare astrazione allusiva, perfettamente in linea con la valenza onirica e subconscia della poetica surrealista.
Il frottage pittorico di Enzo E. Mari ha degli aspetti operativi e concettuali simili che giustificano la denominazione, ma vistose e significative sono le differenze e quindi molto rilevante è la peculiarità espressiva e creativa.
Enzo E. Mari non si affida alla casualità dell’oggetto trovato organico, ma parte da un bassorilievo rappresentativo, quasi sempre un volto, da lui stesso approntato, in una dimensione chiaramente progettuale di tutta l’operazione estetica.
Alla sostanza plastica del rilievo viene fatto aderire un lacerto di stoffa di varia natura e si interviene quindi con il colore a spruzzo. Con un sistema molto articolato di opportune mascherature nelle diverse fasi della coloritura si ottiene, alla fine, quando la superficie dipinta è distesa sul piano, un effetto cromatico che evoca in modo spettacolare il rilievo di partenza, si qualifica come tinteggiatura prevalente e si manifesta come peculiare segno pittorico.
La sostanza plastica della corporeità si riveste così dell’apparenza della pelle colorata che a sua volta è animata dall’irrompere accidentale del segno qualificante.
In questa mostra l’artista presenta alcune serie di opere in cui lo stesso rilievo di partenza assume diverse connotazioni formali e diversi significati, anche simbolici, in rapporto ad un diverso uso del frottage pittorico, in un percorso nel tempo che si svolge sia nelle fasi di elaborazione del singolo dipinto sia nelle scansioni interpretative all’interno di ogni serie.Enzo E. Mari, con i suoi straordinari, spettacolari e personali frottage pittorici, ci fa compiere un percorso di conoscenza che si svolge in tre significativi momenti.Dall’essenza plastica dell’identità si passa al suo presentarsi cromatico e finalmente si approda al suo problematico dialogare segnico con il mutevole contesto, anche culturale e storico, con cui essa identità si confronta.
da: “Il Frottage Pittorico di Enzo E. Mari”
pqnpc Sergio R. Molesi dpdf
Trieste, Caffè Italia, 25 febbraio – 1 marzo 2005,
luna calante, a meno di un mese dalla primavera